Tra le varie tipologie in cui si divide il counseling, da quello universitario a quello aziendale fino a quello familiare e a quello rivolto ai professionisti, certamente lo school counseling riveste un ruolo di primo piano. Non foss’altro perché è a scuola che l’individuo si forma e può essere plasmato, ed è in un contesto scolastico che la figura del counselor ha modo di intervenire più efficacemente che altrove. In particolare, il counseling a scuola si rivela prezioso nella misura in cui è in grado di ottimizzare il rendimento e contribuire al recupero degli anni scolastici. Lo sportello di ascolto a scuola ha il compito di informare, sostenere e consigliare sia gli studenti sia gli insegnanti e i genitori.
Professionisti dell’ascolto
Se nelle scuole straniere la figura del counselor ha un ruolo centrale, è vero che negli ultimi tempi anche in Italia sta assumendo un’importanza maggiore. Merito senz’altro di chi ha riconosciuto il valore del counselor nell’intervenire nei disagi e nelle delicate problematiche che si presentano. Naturalmente bisogna distinguere caso da caso, criticità da criticità, e per farlo potresti affidarti a professionisti dell’ascolto che affianchino i docenti o li sostituiscano quando occorre. La mancanza di fondi che attanaglia la scuola italiana non dovrebbe colpire il counseling, che è da considerare a tutti gli effetti un valore aggiunto della scuola. Da questa pratica, se gestita al meglio, può dipendere il futuro di molti ragazzi e per questo motivo non dovrebbero lesinare energie.
Urgente bisogno di ascolto
Se negli ultimi anni lo sportello di ascolto a scuola e la relativa pratica di counseling hanno raccolto un elevato indice di gradimento tra gli studenti, lo si deve anche e soprattutto al particolare bisogno di ascolto che caratterizza la nostra epoca. L’uso smodato delle nuove tecnologie, la fretta e l’iperconnessione cui siamo esposti ogni giorno possono provocare un preoccupante deficit di attenzione e concentrazione. In questo contesto la necessità di ascolto autentico assume carattere di urgenza. Senza considerare che i genitori stessi, vivendo in un perenne stato di connessione, non possono che sottrarre tempo e attenzione ai figli. Si capisce allora come la figura del counselor scolastico sia doppiamente importante.
A cosa serve lo sportello di ascolto
Il counselor scolastico invita all’ascolto proprio quando ne abbiamo una fame terribile. Vero è che il counseling di impostazione rogersiana persegue il fine di far sentire l’individuo compreso e accogliere l’escluso. Del resto, problematiche quali l’integrazione razziale e il bullismo (o cyberbullismo) sono all’ordine del giorno. Se a ciò si aggiungono i problemi connessi con l’instabilità umorale che è propria dell’adolescenza e quelli che fanno capo al recupero degli anni scolastici, si capisce perché è richiesto sempre più spesso l’intervento dei professionisti dell’ascolto all’interno di un contesto scolastico. I cambiamenti radicali che accompagnano la delicata fase dell’adolescenza non di rado esitano in disagi che lo sportello di ascolto a scuola può intercettare e ridurre.
A monte del disagio
Oggi gli studenti sono impegnati in una miriade di conversazioni elettroniche e sempre più spesso perdono il senso del silenzio e delle pause che scandiscono una conversazione tradizionale. Le problematiche relazionali e le difficoltà di studio dei ragazzi possono essere acuite da questo incessante bombardamento mediatico. Le figura del counselor ha a che fare con tutta una serie di criticità, ivi compresi i comportamenti esuberanti che originano da un’emotività incontrallata e da un’insicurezza di fondo. Del resto, la sfiducia del ragazzo è sovente alla base della difficoltà che incontra negli studi. In questo senso va riconosciuta l’importanza del counseling a scuola, che è in grado di intervenire a monte del disagio ricostituendo la fiducia dello studente e guidandolo lungo un percorso di crescita personale a tutto tondo.
Rafforzamento della fiducia
Il recupero degli anni scolastici può passare attraverso un processo di consolidamento della fiducia perché se il tuo ragazzo impara a credere nelle proprie capacità può affrontare gli studi più proficuamente. Lo sportello di ascolto a scuola ha il compito di accrescere il benessere psicofisico dello studente facendo leva sull’incoraggiamento e l’accoglienza. Trova opportuno sostegno allo sportello anche il genitore che voglia aiutare il figlio dopo la scuola. In effetti, lo school counseling coinvolge allo stesso modo studenti, genitori e docenti. Beninteso, questi ultimi dispensano conoscenze e competenze, ma al contempo devono saper educare i ragazzi e in questo senso il counseling scolastico può rivelarsi utile anche per loro.
Metodo socratico
La scuola ha il dovere di promuovere il benessere di tuo figlio, prima ancora di trasmettere informazioni utili. Perché qualsiasi professione richiede un sapere e un saper fare, ma anche un saper essere. Il counselor scolastico, attraverso un approccio che potremmo definire maieutico, può aiutare il tuo ragazzo ad aiutarsi, cioè a sfruttare le capacità e le energie di cui dispone. Un buon professionista dell’ascolto sa indirizzare il ragazzo senza forzarlo, supporta la famiglia ed eventualmente (alla fne del quinquennio di scuola superiore) orienta nella scelta del percorso formativo. Il counseling a scuola è tanto più efficace quanto più il ragazzo è convinto di poter modificare il suo comportamento o risolvere la criticità.
Massima riservatezza
Se le problematiche di tuo figlio sono delicate e temi che qualcosa possa trapelare al di fuori dello sportello di ascolto, sappi che il codice deontologico del counselor gli impone di non diffondere quanto emerge durante il colloquio, quando non esplicitamente richiesto. Il che significa che sia tu sia tuo figlio potete fidarvi ciecamente del professionista dell’ascolto. Anzi, la riservatezza e la discrezione assicurano il corretto funzionamento di uno sportello di ascolto a scuola. Riponi piena fiducia nel counselor se desideri fermare il comportamento inappropriato di tuo figlio o migliorarne il rendimento scolastico od orientarne le scelte di studio. Modificare il percorso di un ragazzo è possibile, a patto che sia lui stesso a motivarsi e a condividere il cambiamento.